venerdì 29 febbraio 2008
Riflessioni controcorrente



Girando per la Blogsfera, in posti che cominci a sentire familiari, dove sale la curiosità per vedere se qualcuno ha scritto qualcosa di nuovo, ed è anche una cosa che richiede un pò di tempo, anche perchè io sono un pò duro, e non sempre le cose le capisco al volo, a volte mi tocca rileggerle e rifletterci, comunque in queste navigazioni, noto con piacere che riesci a capire e riflettere su cose per te nuove, da altre angolazioni anche, e questa cosa è bellissima perchè sicuramente di parecchi argomenti non ne avresti parlato la sera al bar, nè tantomeno in ufficio nè in famiglia. Però ci sono argomenti, questioni che in qualche modo mi sembrano affrontati un po tutti allo stesso modo, magari anche bene, però mi sembra che se il Blog dovrebbe essere condivisione e quindi scambio di opinioni, che opinioni si possono scambiare quando diciamo tutti la stessa cosa. La chiesa. Vorrei dire la mia rispetto alla Chiesa e alla religione cattolica.


Sono cattolico, non praticante, penso che sia la definizione giusta per uno che è ha avuto tutti quanti i sacramenti, va alla messa 2 volte l'anno, non bestemmia e ogni tanto quando pensa si rivolge a Dio. Qualche volta mi viene anche di entrare in Chiesa, anche da solo, anche in silenzio , per qualche attimo per dire a Dio qualche mio pensiero.
Sono cattolico, e sono fiero di esserlo, quando penso che se fossi nato a Riyad non amerei la vita e se fossi una donna sarebbe solo una tragedia vivere la vita a Riyad o in un qualsiasi paese musulmano.

Penso che il Papa e la Chiesa in generale, al giorno d'oggi, non ti impongono niente in Italia. Per fortuna il Vaticano non può fare leggi, ma Stato e Chiesa sono 2 corpi separati. E purtroppo in molte parti del Mondo non è così. Certo il Papa esprime un parere, la propria posizione che può essere accettata, condivisa o rifiutata. Certamente le posizioni sono quelle, e molte non le condivido, ma fa niente, per fortuna non mi ammazzano se sono contrario. No all' aborto, no all' eutanasia, si alla pace nel mondo, no all'amore con il preservativo....le cose sono queste e che volete che dica il Papa?

Mi sembra che si voglia far passare il concetto di un certo potere politico alla Chiesa, che sicuramente in passato c'è stato ma ora non più. Anzi, mi sembra che i politici siano dei gran furboni. Facendo due conti si sono accorti che non è più come una volta, oggi gente che segue la Chiesa e che fa come dice il Papa su tutto ce n'è veramente poca, per cui conviene di più per arruffianarsi la massa sparare contro il Papa e la Chiesa e i supposti Poteri Occulti. Intendiamoci, in passato c'erano eccome questi poteri occulti, (e un po ci saranno ancora ma in minima parte) infatti la Chiesa la attaccavano molto meno, anzi il più possibile cercavano di arruffianarsela.

Poi, come in tutte le cose ci sarà il buono e il meno buono, sicuramente. Ci saranno anche lì gente che ruba, i disonesti e i furbi. Ma sicuramente, e lo dico perchè ho esperienza personale, c'è gente che fa del proprio lavoro una missione.


Ok, le mie bischerate le ho dette anche stasera, sono contento perchè l'influenza sta passando, Morandi ha appena finito di cantare a San Remo e la valletta mora scopro che è anche simpatica oltre che bella. La bionda, Andrea, invece è strabona e mi ricorda molto Charlize Theron. Buonanotte, Cuidate



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posted by Virgilio Rospigliosi at 23:04 | Permalink | 22 comments
giovedì 28 febbraio 2008
La prova del cuoco


Questo meme me lo passa la mia amica Rudyguevara. Si tratta di trovare 10 accostamenti di cibo che ci stuzzicano l'appetito. Non è facile per me dopo 5 giorni di influenza, in cui non riconoscerei la differenza tra un crostino ai funghi e uno al salmone, parlare di cibo ed abbinamenti, comunque ci provo.. Non mi ricordavo che essere ammalati fosse così tremendo, spremute, patate lesse, minestrina in brodo, il vino non lo toccare nemmeno che tanto ti sembra aceto anche se è Brunello di Montalcino. E una lingua così bianca che non ti sembra neanche la tua. Comunque, tornando all'argomento di questo Post, i nostri cibi preferiti e gli abbinamenti, direi che a volte i gusti che abbiamo sono un po il frutto della nostra personalità, ma non è sempre così, assolutamente. Bene, i miei accostamenti sono questi:




Baccalà e ceci (il tutto bollito)


Schiacciata con la mortadella (ah...sento già il profumino)


Rape e fegatelli


Bistecca alla fiorentina e chianti


Pizza e tennent's (ma anche pizza e coca cola)


Polenta e funghi


Pane e olio (noi si chiama fett'unta, l'olio è obbligatoriamente toscano extra vergine)


Agnello con patate arrosto


Birra e Dixi


Caffè e giornale




E ora sotto a chi tocca, nel senso che io non lo passo a nessuno, ma se c'è chi si vuole cimentare sarò ben lieto di andare a curiosare...

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posted by Virgilio Rospigliosi at 13:13 | Permalink | 14 comments
giovedì 21 febbraio 2008
Cosa c'entra il culo con le "quarantore"


Dal titolo non vi aspettate cose sconce, anzi questo Post è il più culturale che ho scritto. E' vero, in Toscana non c'è il dialetto, ma se ci mettiamo di impegno per parlare male non siamo secondi a nessuno. Però ci sono una serie di modi di dire, e una serie di termini veri e propri che spesso non hanno nemmeno un sinonimo nella lingua italiana, che non sono conosciuti come "Guaglio' o "Cadrega", ma che fanno parte pienamente delle conversazioni dei Toscani, specie nelle generazioni più anziane ma non solo. Queste parole, questi modi di dire, rischiano di scomparire. Sì, come il Martin Pescatore, un uccellino bellino che nei ruscelli qui vicino casa mia era sempre presente e da piccolo mi emozionava vedere e che oggi non si vede più. Tutto azzurro, becco lungo e volava a 3 centimetri soprail pelo dell'acqua. Ma non divaghiamo... Questi termini, come dicevo, nelle nuove generazioni sono stati sostituiti dai "io e te 3 msc", "è un rimastone", "ciao raga", oppure dai termini inglesi come se chi li pronuncia ne sapesse il significato, noi che quando andiamo all'estero ci esprimiamo a gesti. Per questo ho messo un semplice invito per una serata in discoteca, dove il 50 % dei termini usati è in inglese, anche la data.

Quello che voglio dire è che ci sono dei termini, delle parole, frutto della cultura contadina toscana, perchè qui 100 anni fa eravamo quasi tutti contadini, che vanno conservati e preservati come fa il WWF con il Martin Pescatore, e l'unico modo per esserne sicuri è scriverli da qualche parte. Giorni fa mi è arrivata una mail che diceva proprio questo. Io me la sono salvat con l'intento di conservarla e arricchirla. Una specie di vocabolario di lingua Toscana, tipo quelli della De Agostini in DVD. Spagnolo in DVD..Inglese in DVD. Ecco questo potrebbe essere Toscano in DVD. L'elenco di termini e modi di dire è molto lungo, per questo ne ho sintetizzati alcuni, quelli che mi sono piaciuti di più e quelli che mi sono sembrati più spiritosi.


ABBOLLORE Di qualcosa estremamente calda. "La minestra è abbollore!" (da bollore)

A UFO A sbafo. Dalla sigla A.U.F. (ad usum fabricae), posta sui materiali destinati alla costruzione del Duomo di S. MAria del Fiore, esenti da ogni dazio e gabella

AZZANELLA Parte della carreggiata esterna all'asfaltatura, spesso dissestata.

CHIORBA Testa. "Che chiorba dura t'hai!"

PEZZOLA Fazzoletto

TOCCO L'una, le tredici, riferito all'ora: "Che ora è?" "E' il tocco e un quarto!"

TU' NE TOCCHI! Letteralmente, ti picchio, usato in maggioranza dai genitori verso i figli capricciosi.

ARRIVARE DOPO I FOCHI DI SAN GIOVANNI A Firenze, a giugno, si festeggia la festa del santo patrono (San Giovanni Battista). Questa festa comprendeva tornei, un palio dicavalli (ricordato da Dante e Boccaccio),una fiera. Alla fine c´erano i fuochi sui quali si facevano saltare uomini e bestie in base alla tradizionedella benedizione `per ignem´. Arrivare a fuochi spenti significa arrivare a cose fatte.

CHE S'HA A' IRE? Letteralmente: andiamo via? Ire è di chiara influenza spagnola.

BISCHERO Persona poco acculturata e poco furba, che assume atteggiamenti chiaramente poco convenevoli e poco convenienti.Quindi, anche se usato in maniera scherzosa ed abbastanza colloquiale, significa stupidotto, sempliciotto, quando non significhi qualcosa di peggio: dipende quindi anche dal tono di voce che viene usato, e dal contesto in cui viene detto.Dall'aggettivo personale, deriva anche l'aggettivo più relativo ad una situazione o ad un contesto: quando si commette una bischerata, significa che si è fatto un qualcosa senza pensarci troppo su, ed il risultato è stato chiaramente fallimentare, come del resto sarebbe stato lecito attendersi, se solo ci avessimo pensato un poco prima di agire!

EH! SE FOSSI NE' MI' CENCI...! Richiamo di colui che parla alle proprie condizioni di gioventù.

GANZO Aggettivo che indica, con una certa ammirazione, qualcosa che è capace di stupire. Indica però anche l´amante della moglie o del marito.

GINGILLONE Colui che è lento nel fare le cose, che magari ne inizia molte e non ne conclude una.

GORA Traccia salina che viene lasciata dal sudore estivo o primaverile sotto le ascelle delle camicie.

PUNTO Non è punto la macchina Fiat, ovvero, non è per nulla la macchina Fiat. Punto è proprio un avverbio di negazione assoluta, che sta a significare che di quella cosa, non ce ne sta proprio neanche una piccolissima parte. C´ hai del pane? Non ce n´ho proprio punto! A si? Non va punto bene!

DIACERE Dormire. Es.:" A ì' tocco si va a desinare e dopo si va a diacere a letto ".

BOCCONI Dormire a pancia sotto

RIVERTO Dormire a pancia sù

GIUEEEEE!!!Esclamazione di stupore

SENZA LILLERI, UN SI LALLERA Senza quattrini non si fa nulla

COSA C'ENTRA IL CULO CON LE QUARANTORE? L´origine di questo modo di dire fiorentino è attribuita ad un incidente avvenuto in una chiesa fiorentina, durante l´esposizione solenne del Santissimo Sacramento, pratica conosciuta col nome di "Quarantore".Nella chiesa gremita di fedeli sembra che una donna, avvenente e formosa, si sentisse toccare affettuosamente da uno che le stava dietro.Alle sue rimostranze, il colpevole cercò di spiegarle più con i gesti che con le parole che l´aveva fatto senza malizia, a causa del pigia-pigia: "Sono le Quarantore!", bisbigliò candidamente. Al che l´onesta popolana ribattè indignata ed a voce concitata:"Cosa c´entra il c.... con le Quarantore". E dal suo punto di vista, non aveva torto!

AVERE LA BOTTEGA APERTA Eufemismo per "avere i pantaloni sbottonati davanti".

ALLAMPANATO Di persona magrissima: "Secco allampanato"

BRINDELLONE Persona molto sciatta o trasandato. Oppure, scherzoso, giovanottone non aitante nè ben messo (usato per lo più in questo senso)

DESINARE sing. masch. Il pasto principale della giornata, di solito a mezzogiorno. "Dopo desinare" ossia, dopo pranzo.

TAMBURLANO Simbolo di oggetto ingombrante e antiestetico. Usato anche per "Mi hai fatto una testa come un tamburlano", mi hai rintronato con le chiacchere o col frastuono.

CINCI Pene, per lo piu' piccolo o di bambino.

BUCAIOLO Antico negoziante delle "buche". I negozi del mercato di San Lorenzo erano posti al di sotto del livello stradale, di fatto....in "buca".All'ora di pranzo passavano i carri con le vivande e chiamavano a raccolta i negozianti al grido: "Bucaioli...c'è le paste!"
GIOVANOTTO Uomo celibe, indipendentemente dall’età

RAGAZZA Donna nubile, indipendentemente dall’età

TRASPORTO Funerale

ROTOLANTE Tapparella

BANDONE Saracinesca, spec. di negozi

SMARIMETTERE Dicesi di quando per la prima volta si inizia a consumare un bene. Soprattutto si dice per beni di consumo alimentari. Esempio, ho smarimesso il prosciutto.

CHIOCCOLINA di ragazza stupidina

BASTRAONE Giovane ragazzo sotto 20 anni.

DA OGGI A OTTO Tra una settimana


Ora.. se qualche toscano mi vuole suggerire altri termini sarò ben lieto di integrarli nella mia raccolta, chi non è toscano mi farebbe piacere se mi facesse conoscere qualche termine o modo di dire dialettale che ritiene più spiritoso.


bona gentaccia

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posted by Virgilio Rospigliosi at 21:38 | Permalink | 24 comments
martedì 12 febbraio 2008
Scusa se ti chiamo utente

Non è che io ce l'abbia con i dipendenti pubblici. Anzi, ho amici che lavorano nel pubblico che se avessi una ditta io sarei il primo ad assumerli tanto li considero persone efficienti, serie ed oneste. Per questo non voglio fare di tutta l'erba un fascio.

Però lavorando spesso ed essendo a contatto con impiegati pubblici in tante occasioni non puoi che rimanere senza parole. Stamattina sono stato all'Agenzia delle Entrate. Già dopo questa mia affermazione sarò soggetto ad un controllo fiscale, perchè "Agenzia delle Entrate" è una parola che mette subito in soggezione. Evoca controlli fiscali, Guardia di Finanza, incute paura, insomma. Vabbè se volete il mio Codice Fiscale è RPGVGL67M04D660Q prendete tutto!! (cioè niente). Insomma appena sono arrivato c'era una tripla fila di sediole tutte collegate tra loro che se sei un pochino sovrappeso non ti ci entra il culo e devi per forza stare in piedi. Davanti una specie di reception con due impiegate con due musi talmente lunghi che sembravano appena tornate da un funerale. In una qualsiasi azienda privata avrebbero messo quelle più sorridenti o per lo meno quelle più adatte ai rapporti con il pubblico (magari anche di bella presenza), invece quelle due erano veramente incazzate e con una ghigna che ti scoraggiavano ancora prima di aprire bocca. Accanto a questi 2 figurini, un computer da dove a comando puoi estrarre i numeri dello sportello che ti interessa. Non è facile però, per il pensionato di Casore del Monte, capire che per avere spiegazioni su una cartella "pazza" di recupero IRPEF su una dichiarazione dei redditi bisogna premere "Assistenza Giuridica", anche perchè le due fotomodelle della reception non ti aiutano affatto. E va be', prendo il mio bigliettino che dice JA24..5 utenti in coda. A parte che non ne avevano altre di lettere? Proprio la J, che qualcuno non sa nemmeno che esiste, e poi siamo in Italia, non è che sia molto usata. Poi guardo le altre lettere e sono la I, la O e la Y. Secondo me fanno per confondere le idee. Comunque, io non mi sento affatto un utente. Siete voi che mi avete chiamato inviandomi una cartella in cui mi contestate di non aver pagato mentre invece io ho con me la ricevuta. Casomai siete voi gli utenti ! E casomai siete voi utenti che grazie a noi che paghiamo le tasse vi mantenete il posto di lavoro.

Comunque a parte questo, mi metto a sedere e aspetto. Mentre aspetto, gruppi mi massaie con tanto di borse della spesa entrano ed escono dagli uffici. Impiegati in giacca a cravatta che parlano tra di loro per mezz'ora davanti alla macchinetta del caffè. Dentro, in trincea, 4 o 5 impiegati dall'aria esausta che servono le persone. I ciuchi. Io aspetto. Sembra che tra la sala di aspetto e l'area dove le persone vengono ricevute ci sia un territorio Off Limit, come se si sia eretto un muro, come se "menonevienearompereicoglionimeglioè". Ehi, hai superato il limite, torna in cambusa!!! E' proprio così, 3 che lavorano e 50 a non fare niente!! Non voglio sparare le solite contestazioni sul pubblico impiego ma è proprio così. E magari io, che un pochino li bazzico questi posti riesco sempre a districarmi, ma il povero anziano, e io ho un debole per gli anziani, non ce la può fare!!! E meno male che dovrebbe essere un servizio al cittadino. Amareggiato. Dopo 1 ora tonda di attesa erano sempre al JA21 e io avevo da fare altre commissioni e sono dovuto andare via. Intanto massaie (impiegate) con le borse del mercato continuavano a passare indisturbate tra gli "Utenti".

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posted by Virgilio Rospigliosi at 22:19 | Permalink | 17 comments
martedì 5 febbraio 2008
Rabadan
Stranamente continua a non essere conosciuto in Italia. Di solito quando si parla di Carnevale pensiamo subito al Carnevale di Venezia, o per rimanere in zona a quello di Viareggio oppure il Carnevale italo-brasiliano di Cento, in Emilia Romagna che in questi ultimi anni
ha aumentato tanto la sua popolarità. In pochi sanno quanto sia importante il Carnevale in Svizzera, nel cantone Ticino della Svizzera italiana. E' un fatto di costume vero e proprio, comincia nei vari paesi per poi culminare nella festa finale che va dal giovedì al martedì grasso nel cuore del Ticino, a Bellinzona.
E' il Rabadan, chi ci è andato almeno una volta non può non venire rapito dalla magia di questa splendida festa. Io sono uno di questi. L'anno scorso sono andato per la prima volta a trovare Claudio, il cugino di Fabio, proprio in occasione del Rabadan, e per 2 giorni mi sono immerso nella rumba del Carnevale rimanendo colpito dalla gioia e dalla voglia di divertirsi che si respira.




Viene chiusa la parte più alta della città, dove per entrare si paga 25 franchi per tutto il periodo (circa 20 euro). Si entra rigorosamente vestiti da Carnevale. Non è che sia vietato entrare in borghese solo che non c'è veramente nessuno vestito in borghese e ti sentiresti proprio un pesce fuor d'acqua. Non sapresti vivere il Carnevale. Gente di tutte le età, di giorno Gugen che suonano e chioschi dove si mangia e si beve e il Re del Carnevale che passa e ti saluta, e la notte, e qui la notte dura fino al mattino, dietro ad ogni angolo una festa, in ogni piazzetta, in ogni "tendina" c'è una festa. In non ho idea di quante, forse una quarantina e non le ho girate tutte. La "Sucina", il "Trasparente", la "Grotta", il "Capanno Grande" quelle che mi ricordo meglio, poi l'alcool ha preso il sopravvento. In piazza principale Gugen che suonano e dovunque chioschi dove puoi mangiare una piadina o un panino alla salsiccia alle 6 del mattino. Si ride, si scherza ma nessuno che fa a botte. Confusione tanta ma in maniera molto civile.











Splendida la compagnia di matti insieme a me. Fabio, Andrea, Marco dalla Toscana e Claudio e i suoi amici dal Canton Ticino. Di più non voglio dire, lascio parlare le foto.

In Svizzera funziona tutto, alle 7 del mattino passano e puliscono tutto. Il treno fa servizio tutta la notte e raggiunge i paesini vicini.

In Svizzera sono 10 anni che non cambiano le istruzioni per compilare la dicharazione dei redditi e nemmeno i modelli.

Gli stipendi sono molto più alti che da noi. e la vita non è molto più cara. Un tempo gli svizzeri venivano in Italia a fare la spesa, soprattutto la carne era più conveniente. Ora non succede più perchè non c'è più questa gran differenza.

Il gasolio costa di più della benzina. Assicuri la targa non la macchina. Con una targa puoi assicurare 2 macchine e paghi 1 sola assicurazione.

Ci vediamo al prossimo Rabadan




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