venerdì 29 agosto 2008
Viva gli sposi
In questo mese di agosto sono stato invitato ad un matrimonio. Il matrimonio è stato veramente carino, era bella la villa dove si è svolta la cerimonia civile, bella la location della festa, bella la sposa, mia cugina, con una faccia felice che mi faceva sentire contento per lei, così come il suo sposo.

Però per un single over 35, partecipare ad un matrimonio è qualcosa di devastante. Se è un matrimonio di amici, allora è diverso, ma un matrimonio di parenti è un ardua impresa alla quale ti devi immolare. Sai già in partenza che sarai perforato da raffiche di domande come un fagiano per l'apertura della caccia. In assoluta buona fede, s'intende, parenti che non vedi da 10 anni ti faranno delle domande così intime e personali, con la stessa naturalezza di chiederti "che ore sono?". Argomenti che anche il migliore amico che frequenti tutti i giorni non affronterebbe neppure dopo aver bevuto due Tennent's.

"Ma quanti anni hai?...Madonna come passa il tempo" "Ma te quando ti sposi?" "Ma sei fidanzato?" "Sei uno che pretendi troppo!""Come mai non hai nessuno?" Come a dire...Hai qualche problema?

Ormai ci ho fatto il callo e diciamo che tutto mi scivola via e ci faccio anche un sorriso ma credetemi la cosa è molto imbarazzante. E fortuna che non sono una donna altrimenti entrava in ballo anche l'orologio biologico...Ma te quando lo fai un figliolo, ti devi sbrigare, altrimenti....

Allora ti devi preparare le risposte. E soprattutto ci vogliono risposte semplici e secche, altrimenti la conversazione va per le lunghe e prende una brutta piega. Guai a dire "Non mi sposo" oppure "Non ho trovato la persona giusta"....Guai!!! Li provocheresti. Con il tempo ho imparato a dire "Non mi vuole nessuno!!!", che fa un pò tristezza ma rende tutti contenti. Hanno avuto la risposta che volevano.


E poi a questi matrimoni, tutte le volte i soliti riti che hai visto mille volte e non te ne frega proprio niente ma ai quali devi partecipare con il sorriso altrimenti pensano chissà che, tipo gli striscioni per la strada, RIPENSACI!!! SEI SICURO!!! E che palle!!!!

E il riso che la signora mai vista e conosciuta ti mette in mano e che prima che gli sposi siano usciti ti è già cotto in mano dal caldo.

E quello che a comando dice "Bacio.... bacio.... bacio!!!" e "Viva gli sposi" e te con le mani unte dall'Orata al Cartoccio ti affretti ad applaudire. E che palle!

E quei soliti 2 o 3 che tutto il tempo al ristorante fanno gli scemi tanto per darsi un tono e si credono di essere a Zelig?

E i menu dei matrimoni che davanti alle portate hanno l'articolo determinativo? "Il trionfo di salumi toscani in letto di rucola" "Il branzino al forno" Gli straccetti alla crema di funghi"....tanto per dare quel non so che di familiare. Nei menu normali non ci mettono l'articolo determinativo, come mai, come si spiega?


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posted by Virgilio Rospigliosi at 19:29 | Permalink | 29 comments
lunedì 25 agosto 2008
Lacrime e groppo in gola
Ed eccoci qua. Che bello ricominciare a scrivere qualcosa dopo un periodo di break!!! Avrei da parlare di tante cose, vorrei raccontare anche della vacanza bellissima che ho fatto, di pensieri ed emozioni che ho avuto in questo mese ma c'è una cosa che se non ne parlo ora non ne parlo più. Sono emozioni fresche che forse anche chi legge avrà provato in questi giorni e sarà più facile condividerle.










Amo fortemente lo sport e come ogni italiano medio di sesso maschile sono appassionato di calcio, però non riesco a piangere per una partita di calcio. Nemmeno quando nel 2006 abbiamo vinto i mondiali in Germania. Se è per quello non riesco a piangere nemmeno per un film anche se qualche volta la lacrimuccia è scesa ma è stato solo un abbandono momentaneo. Tanto è solo un film, mi dico tra me, e tutto ritorna sotto controllo. Ma quando si arriva alle Olimpiadi, per me, la lacrima diventa facile.

Ieri sera alle 19 in TV c'era un servizio, una slideshow, con tanto di bella musica in sottofondo, sulle Olimpiadi e le medaglie vinte dai nostri atleti. Bellissimo. Mi sono messo lì ed è stato devastante. Rivedere quelle immagini, quelle emozioni, ragazzi sconosciuti per me che dopo anni di sacrifici, di allenamenti, di rinunce ce l'hanno fatta, sono stati momenti semplicemente commoventi. Sport che molti fanno solo per passione, perchè non ci sono gli introiti che ci sono nel calcio o nella Formula 1, e che hanno nelle Olimpiadi l'unico sbocco di popolarità.


Sono rimasto lì, sul divano, paralizzato, stretto nella morsa di groppi alla gola, occhi rossi e bagnati. Finalmente verso le 20 è finito tutto. Però è stata dura.
E pensare che questa volta le Olimpiadi le ho viste anche poco, molti degli eventi non li ho nemmeno visti in diretta perchè ultimamente di televisione ne ho vista poca, ma sono ugualmente riuscito a commuovermi. Nemmeno io riesco a spiegarmi questa cosa. Forse perchè da ragazzo avrei voluto fare seriamente qualche sport. Era un casino, mi piacevano quasi tutti!!!Però i soldi erano pochi ed era meglio finire presto gli studi e cercare un buon lavoro. Forse perchè mi sento l'agonismo nel sangue e anche quando gioco a calcetto con gli amici e sto perdendo divento rosso in viso e incazzatissimo.
O forse perchè nello sport sai sempre cosa devi fare. Mi spiego... Per vincere nei 100 metri farfalla sai cosa devi fare. Nuotare a farfalla più veloce di tutti e arrivare per primo. Le regole sono chiare e gli obiettivi pure. Al limite puoi anche infrangere le regole, ma gli obiettivi, quelli no. Quelli sono e quelli rimangono. Nella vita non è così. A volte ti affanni per cercare dei risultati e invece era meglio se non li avevi raggiunti questi risultati. Non sai quali sono gli obiettivi. La vita ti disorienta. E le regole poi...Quelle sì che vengono infrante, tutti i giorni, ma quello uno lo può anche mettere in preventivo. Sono gli obiettivi che non sono chiari. Troppo spesso non sai mai quale sia l'obiettivo migliore. Se desideri qualcosa non è detto che la soluzione migliore sia quella di fare in modo che questo desiderio venga esaudito. Bisogna stare attenti a ciò che si desidera perchè non è detto che sia la cosa più giusta. Nello sport tutto è più semplificato. 100 metri a farfalla. Se arrivi primo hai vinto. Fine della storia.

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