domenica 23 novembre 2008
Uno sportello come amico
Una volta un mio amico mi spedì una cartolina dal mare e sbaglio l'indirizzo. La via era giusta ma il Comune era quello confinate con il mio. Io abito a Pieve a Nievole e lui scrisse Monsummano Terme. I "saluti da Rimini" arrivarono tranquillamente a destinazione e io rimasi felicemente colpito dall'efficenza delle Poste nel recapitarmi la cartolina. Sono passati un pò di anni da allora, da quando ad agosto ricevevi le cartoline di tutti ed era sempre un piacere, da quando scrivevi senza mettere mai il CAP, spesso senza mettere il numero civico che tanto arrivava lo stesso. Adesso non si spediscono neanche più le cartoline. Metti le foto su Facebook e dici "hai visto dove sono stato?" Ma questa è un altra storia, non è di questo che voglio parlare. A quei tempi non costavano niente i francobolli, anzi costavano di più le cartoline dei francobolli.
L'altro giorno mi sono tornate indietro un sacco di lettere, erano inviti ad una assemblea, mandate via non per raccomandata, ma con lettera semplice. Il motivo, era che il numero civico era inesatto, ma tipo ho scritto 12 invece l'interessato abita al 14, la via era giusta e il CAP c'era. Stupito di questo mi sono rivolto al personale dell'ufficio postale di competenza perchè ritenevo assurdo che 20 lettere su 100 mi fossero tornate indietro perchè avevo scritto 12 invece di 14. Non c'è stato niente da fare, mi hanno detto, se il numero non è quello non ci possiamo fare niente, non si recapita. E nemmeno si ha diritto al rimborso. E i tempi... a volte una lettera normale impiega 10 giorni per arrivare, perchè da Monsummano va allo smistamento a Firenze, da li torna a Monsummano e da li a Pieve a Nievole. Per quanto riguarda i costi, non ne parliamo. Dalle lire all'euro, siamo passati dalle vecchie 800 lire del francobollo agli attuali 60 centesimi. Praticamente quasi il doppio. Tutto questo per dire che la situazione attuale delle Poste Italiane è disastrosa. Invece di cercare di migliorare i questi ultimi anni siamo tornati indietro e non di poco. Per non parlare degli altri servizi, per una raccomandata sono file allucinanti, come anche per fare un bollettino, gli impiegati sono spesso scazzati e maleducati e se poi trovi qualcuno che vuol fare una operazione particolare, tipo investimenti, titoli e cose varie, sono nel panico più completo. Senza parlare dello smantellamento di uffici posti nei paesini più isolati dove adesso gli anziani che non hanno la macchina sono costretti a farsi accompagnare o prendere mezzi pubblici.
Non bastasse si sono messi a vendere di tutto, dalle schede telefoniche ai gratta e vinci, ai libri, ai telefonini, ai giochi per bambini, ai CD. Ora, a parte che c'è il ciuchino amico, ma siamo seri, chi è che va a comprare un CD alle poste? Buongiorno, vuole fare una raccomandata...No volevo "A novembre" di Giusy Ferrero. Non esiste proprio.
E adesso arriviamo al nocciolo, Lo Sportello Amico. Io dico che Brunetta si è bevuto il cervello. Ma che con tutti i problemi che abbiamo c'era bisogno di tirar fuori sto sportello amico? Oltre ai casini che ci sono alle Poste, da ora in poi si potrà fare lì anche il Passaporto, la domanda di pensione e altre cose. A parte che questi servizi c'è già chi li fa e direi anche bene. Alla questura fai il passaporto senza problemi, ci sono patronati sparsi per tutto il territorio che gratuitamente fanno la domanda di pensione ed è gratuita anche la consulenza e fino ad ora non ci sono mai stati problemi. Era proprio necessario istituire sto cazzo di sportello amico? Io dico che sarebbe da "bischeri" andare proprio alle poste a chiedere certi servizi, per vedere se ti fanno qualche danno e magari la pensione arriva ad un altro!!! A me mi pare una buffonata bella e buona, uno spot che Brunetta a messo su per darsi importanza e basta. Fai funzionare le Poste sui servizi per i quali le Poste sono nate, invece di trovare altri impicci. Come se in Comune per esempio, d'ora in poi si potessero fare altri servizi, tipo "sauna e bagno turco" o "prenotazioni di viaggi". E dal macellaio si potesse farsi una "permanente" o che ne so, richiedere il Codice Fiscale. Siamo all'assurdo!
A ognuno il suo mestiere, possibilmente fatto bene...
 
posted by Virgilio Rospigliosi at 19:30 | Permalink |


18 Comments:


  • At 23 novembre 2008 alle ore 23:57, Blogger silvio di giorgio

    ciao virgilio. sulle poste stendiamo un velo pietoso...sullo sportelo amico stendiamone uno ancora più grosso: è la classica operazione "specchietto"...

     
  • At 24 novembre 2008 alle ore 00:03, Blogger Pino Amoruso

    D'accordo con te...E' solo propaganda...i problemi, quelli veri, rimangono irrisolti...Anzi...

     
  • At 24 novembre 2008 alle ore 10:17, Blogger GlitterVictim

    Anch'io le cartoline non le spedisco più: le compro, le scrivo e le consegno a mano. Non che non mi fidi delle poste (anche se è vero che non mi fido) però mi scossia spendere i soldi per i francobolli.
    Braccino corto? No, furbizia!

     
  • At 24 novembre 2008 alle ore 12:13, Blogger Silvia

    Si...Un pò come qui da me che invece di pensare a far funzionare la bibloteca comunale decrepita spendono soldi per mettere orologi nuovi in giro e paletti che non servono a nulla!

    Io ormai spedisco le lettere via posta prioritaria, sennò arrivano dopo un mese...

    Buon inizio settimana caro :)

     
  • At 24 novembre 2008 alle ore 17:12, Blogger Unknown

    Ciao! Io alle Poste per via del lavoro vado praticamente tutti i giorni...e mi fa ridere vedere i libri di cucina in vendita e pure il cd di Antonacci...mah!
    Poi qualche anno fa ho spedito un contrassegno postale...che fu poi consegnato al destinatario senza ricuotere l'importo: la pratica è ancora lì in attesa di rimborso!!!
    :(
    Saluti!

    http://elisadireteombrosa.splinder.com/

     
  • At 24 novembre 2008 alle ore 17:51, Blogger Miss Dickinson

    Delle poste mi sento di dire tutto il male del mondo, anche perchè ho spedito due pacchi, in tempi diversi, nella Repubblica Dominicana e di 2 non ne è arrivato nemmeno uno. Naturalmente loro non sanno che fine possano aver fatto, addirittura di uno, inviato con posta ordinaria, è anche impossibile rintracciarlo. L'altro, dopo il reclamo scritto e tutta la trafila del tutto inutile, dopo mesi, non abbiamo idea di dove possa essersi perso.
    Quindi, altro che Sportello Amico, si concentrassero davvero su quello che serve, invece che sulle cretinate!

     
  • At 25 novembre 2008 alle ore 14:12, Blogger GraficWorld

    Nulla da dire..w l' Italia...
    Un saluto
    Dual

     
  • At 25 novembre 2008 alle ore 14:41, Blogger Colombina

    Sono d'accordo, c'è poco da aggiungere. Così è l'Italia del resto..
    P.S. Mi mancano le cartoline, nemmeno io le mando più :-(

     
  • At 25 novembre 2008 alle ore 23:21, Blogger Virgilio Rospigliosi

    Silvio, Pino, è solo uno specchietto per allodole molto piu semplice che risolvere i problemi veri delle poste!

    Glitter, bella idea, almeno sei sicura che arrivano e non si sgualciscono!!

    Silvia, ma guarda che adesso è tutta prioritaria, anche l'ordinaria, ma prioritaria rispetto a che cosa??

    Elisa, siii, anche a me fa molto ridere vedere questi articoli in vendita e mi piacerebbe vedere la faccia di uno che compra un libro di cucina alle poste!

    Miss, senti che storie! Le cretinate sono molto più facili e con esse si fanno un sacco di pubblicità!

    Dual, grazie della presenza un saluto a presto.

    Colombina, anche a me mi mancano, come tutta la posta scritta che adesso non esiste più. A casa arriva solo pubblicità!

     
  • At 26 novembre 2008 alle ore 14:06, Blogger MaryA

    Ciao Virgy arieccomi =D!!!

    E che ti devo dire, si vede che le case dello stato necessitano di una rimpinguata. Inoltre le poste mi sembrano una struttura inadeguata per rilasciar documenti come i passaporti, ma stendo un velo pietosos perchè senò mi incazzo.

    Virgy negli anni '60 le cose arrivavano anche se scrivevi solo la città, la provincia e il nome del destinatario, il problema è che non hanno voglia di lavorare, nessuno!

    Questo dovrebbe fare Brunetta, far restare chi lavora e mandare chi non lo fa, solo che forse al governo interessa di più trovare nuovi modi per "instupidire" la gente e far soldi che risolvere i problemi che abbiamo, e di problemi ne abbiamo tanti non c'è da pensarci su molto.

    bacini*°*°*

     
  • At 26 novembre 2008 alle ore 21:56, Blogger L

    Grande post... Povero Brunetta...poteva vincere il Nobel se non diventava Ministro...

    Ciao,
    L.

     
  • At 27 novembre 2008 alle ore 09:47, Blogger *Giulia*

    Bisognerebbe ascoltare chi ci lavora per capire che situazione
    D R A M M A T C A sia!
    Un tempo i portalettere erano del posto,per lo più da una vita che effettuavano quel giro di strade e conoscevano vita morte e miracoli...quindi sapevano che tizio non era al 12 ma al 14!
    Oggi sono tutti giovanissimi a tempo determinato..che davvero una lettera od una cartolina forse non l'hanno mai scritta e purtroppo credo mai nemmeno ricevuta!
    Proprio in questi giorni con il mio piccolo bimbo abbiamo fatto una ricerca e ci occorrevano delle cartoline...ne ho trovata una in casa..una sola!
    Giulia

     
  • At 27 novembre 2008 alle ore 21:20, Blogger Virgilio Rospigliosi

    Marya, bentornata! Anche a me pare molto inadeguata e dico che ci vuole spirito di avventura per lasciarsi fare il passaporto alle Poste e amare il rischio!!! Baci

    L, tanto povero non direi. Forse poveri noi!! ;))

    Alidiluna, benvenuta e grazie della visita. A me le due cose fanno tristezza, sia che non ci sia piu il postino che conosceva tutti, ti salutava come un amico e ci facevi anche 2 parole, che le cartoline... peccato!

     
  • At 29 novembre 2008 alle ore 12:10, Blogger Lieve

    Non ricordo chi mi disse che la consegna della posta per le Poste Italiane, è un'attività marginale, e nonostante l'incremento del costo dei francobolli, per nulla redditizia, sono tutte le altre attività che le permettono di non essere in passivo. Può sembrare strano, ma in realtà come notizia non mi stupisce, perchè nel mondo in cui ci ritroviamo bisogna vendere (possibilmente servizi) per andare avanti. Che ci piaccia o no, se gli affezionati delle cartoline vogliono che la propria venga recapitata devono tollerare il bazar adiacente agli sportelli...

    Io qualche cartolina ancora la scrivo. E scrivo gli auguri di Natale. E confesso di scrivere ancora qualche lettera. A volte mi sento un po' fuori moda a farlo, e penso a tutte le alternative elettroniche che ho e che uso quotidianamente, ma che vuoi farci? Avverto troppo il fascino della carta e dell'inchiostro ;)

     
  • At 29 novembre 2008 alle ore 14:54, Blogger Maria Rita per Tango Out

    Ricordo anch'io perfettamente quei tempi... caspita, sono più vecchia di quel che credessi :) E' vero, le cartoline costavano meno dei francobolli... e come le lettere arrivavano a destinazione in ogni caso, anche perchè spesso il postino conosceva la zona a tal punto da sapere dove abitavano i diretti interessati. Le cose sono cambiate... oggi si comunica in maniera differente. Una volta, di cartoline ne ricevevo moltissime. Oggi, invece, ricevo sms. Negli ultimi anni, non mi sono state recapitate lettere di auguri per il Natale, nemmeno dai parenti che vivono all'estero. Generalmente, mi vengono inviate delle mail. Penso che questo ci abbia aiutato a non perdere tempo, in linea con i ritmi frenetici che impone la nostra società moderna. Tuttavia, non ci permette di godere di quelle emozioni di una volta, come quelle legate all'attesa ("non vedo l'ora che arrivi la lettera di mia cugina!") e al dubbio("chissà come passerà le feste il mio amico...").
    Per quanto riguarda lo Sportello Amico, la trovo una trovata davvero assurda... e sono perfettamente d'accordo su ogni cosa da te sottolineata.

     
  • At 29 novembre 2008 alle ore 19:24, Blogger Virgilio Rospigliosi

    Lieve, non mi stupisce che la consegna della corrispondenza sia un attività marginale per la Posta e che rende. Ma cavolo, le Poste dovrebbero far quello principalmente. E come si spiega che sono nate come funghi società private di consegna di corrispondenza, che ti fanno offerte nettamente piu convenienti delle Poste. Non credo che lo faccino per andare a rimessa!!!
    Meno male che c'è qulacuno che ama ancora il fascino dell'inchiostro, tra una mail e una lettera scritta a mano non c'è proprio paragone!!!
    A presto

    Maria Rita, è vero sicuramente con i ritmi frenetici di oggi è molto piu pratico e veloce scrivere mail, ma l'emozione che ti dava tornare a casa e vedere sul comò la cartolina... "chissà chi sara!!"... era unica. Adesso la corrispondenza che mi arriva generalmente mi deprime e basta ;))
    Un abbraccio

     
  • At 30 novembre 2008 alle ore 11:45, Blogger NADIA

    hola buona domenica!!!
    sacro sante parole, figurati che alla posta vicino casa mia fanno a gara a chi fà e sa di meno!!!!
    Sto Brunetta non sa proprio come romperci e cosidetti!!!
    un abbraccio!!!!

     
  • At 5 dicembre 2008 alle ore 16:20, Blogger ArabaFenice

    Ultimamente la ricevuta di ritorno di una raccomandata che ho fatto verso un ufficio di Bari (20 km dal mio paese) mi è arrivata dopo due mesi e mezzo.
    sono d'accordo con il discorso sullo sportello amico.