
E finalmente si ritorna alla normalità. Il campionato alla domenica, la piscina il mercoledì, la colazione da Nonna Papera alle 10 o'clock, il mercato il lunedì, il recapito a Lamporecchio il venerdì mattina, con cappuccino e pasta da Sandro Vero, il Posta la domenica sera, tutto rientra nei ranghi. Le feste mi devastano. Sì, da una parte è bello, ma dall'altra ti scombussola i ritmi di vita e rischi di perdere l'equilibrio. E quest'anno in particolare ho esagerato con gli scombussalamenti. Già alla fine del 2008 avevo dato segni di squilibrio, poi ho continuato a dare il meglio di me. Ma parliamo dell'avventura. Mi sono messo alla prova, quando ho deciso volevo vincere una paura e, diciamocela tutta, ci tenevo molto a rivedere una persona, ma avevo tanto timore dentro di me. Quando sono arrivato al dunque mi sono un po' “cagato sotto” e volevo quasi buttare tutto a monte.
Ero a Bergamo all'aereoporto che aspettavo di imbarcarmi e avevo mille perplessità. Ma chi me lo fa fare... e se poi non la trovo ad aspettarmi? E se poi mi succede qualcosa? Ascoltavo Babado Novo, Tito El Bambino, Marisa Monti nell'MP3. “O que me importa” dice la canzone di Marisa Monti. Parlare solo ed esclusivamente in inglese per 4 giorni mi dava pensiero, non mi era mai capitato, sarò all'altezza, il mio inglese non è il massimo della vita, ce la farò? E poi da solo, con l'inglese me la cavo, la conversazione la reggo, ma solo per qualche mezza giornata e poi magari non da solo. Cavarsela, in questo caso, è tutto, è l'essenziale. Ed io, riuscirò a cavarmela? Dopo il check- in mi sono preso una Tennent's e me la sono scolata in 10 minuti, tanto stasera non guido io. Ero così intontito che quando ci siamo imbarcati mi ero dimenticato il bagaglio e quando sono tornato a recuperarlo mi sono guardato intorno per vedere se nessuno avesse notato la mia figura di merda. Una ragazzina bionda rideva sotto i baffi guardando suo padre. E così sono salito. Alla partenza una coppia di ragazzi mi hanno detto di stare tranquillo perchè mi avevano visto un po' agitato al decollo. Poi mi sono addormentato per gli effetti della Tennent's e ho dormito una mezzoretta.
Quando sono sceso e ho raggiunto l'uscita dell'aereoporto ho cominciato a guardare se c'era lei. L'ho vista subito e ci siamo venuti incontro e abbracciati. E' stata una bella emozione, il film che mi ero fatto da diversi giorni a questa parte era reale e l'emozione forte. Indimenticabile. Così è cominciata la mia avventura.



Ho preso Obwarzanki per colazione, ho mangiato Sernik, Golonka e Bigos, bevuto Zywiec, comprato Oscypek che mangerò a casa.
Anna è stata un angelo, ha pensato a tutto, ha organizzato il mio soggiorno il maniera splendida, in ogni particolare perchè potessi stare bene.
Io credo di non essere mai stato in vita mia a temperature così basse. Le volte che ho guardato i display con le temperature, andavano da un minimo di -14 ad un massimo di -8. Ha nevicato non costantemente ma durante tutti i giorni della mia vacanza. E quando nevicava era meglio, era un pochino più caldo. No, più caldo non va bene, diciamo meno freddo. La domenica credo di aver avuto la febbre, non l'ho misurata, ma se entravamo ad esempio in un bar, tremavo e avevo i brividi, fuori però l'aria fredda mi svegliava e mi sentivo più forte.
Ho cenato alle 5 del pomeriggio, perchè lì è normale. Abbondante colazione al momento del risveglio mattutino, spuntino a mezzogiorno, che noi regolarmente saltavamo, e cena alle 5 del pomeriggio. Solo per gli anziani, brodino alle 9 della sera prima di andare a letto.
In casa si sta senza scarpe, in calzettoni pesanti e metti le scarpe nell'ingresso. Calzettoni pesanti non significa i miei calzini fashion Calvin Klein che avevo quando sono arrivato, hihihihihii, ma non si può mica sapere tutto! Certo che dover parlare in inglese per 4 giorni per me è stato faticoso. Veramente faticoso. La comunicazione è stata buona, senza grossi problemi, ci siamo aiutati a vicenda ed entrambi siamo rimasti contenti di questo, però è una fatica grande, almeno per me. Una mattina, mi sono svegliato ed ancora intontito dal sonno in fase rem, ho cominciato a parlargli in italiano e non capivo perchè mi guardasse così male e non mi rispondesse!

E stato breve ma intenso, davvero una bella esperienza, ora si ricomincia. Lavoro, rompimenti di palle, incazzamenti vari, venerdi Pub con gli amici, domenica campionato e la sera Posta Club, pura routine, ma un pochino ne ho bisogno.