Delle calamità naturali atmosferiche che possono colpire l’agricoltura la meno pericolosa è la grandine. Non perché non faccia danni, solo che i danni sono generalmente circoscritti, è difficile che una una grandinata colpisca un’intera regione o addirittura una nazione, a differenza di siccità, gelo o alluvioni. C’è un detto contadino delle mie parti che dice “la grandine non porta carestia, la porta solo dove picchia”. Questa crisi è così. Oggi sono andato all’Euronics della mia città per ricomprarmi la fotocamera che mi era stata ciullata come un pollo, a Barcelona lo scorso ottobre. Bene, le fotocamere erano finite. Perlomeno il modello della Sony che volevo io, ma di modelli in giro ce ne erano ben pochi. La vetrinetta era desolatamente semivuota, come la piazza del paese quando è finito il mercato e rimangono solo i netturbini e le cassette vuote del camion della frutta. Non vi dico quanta gente ho visto fuori nel parcheggio intenta ad infilare con non poche difficoltà televisori grandi come mezzo cinema excelsior nelle proprie bauliere delle macchine… Ma non è tutto, i miei amici vorrebbero passare il capodanno in una capitale europea. Bene, vabbè si saranno decisi un po’ troppo tardi, ma non riescono proprio a trovare niente. Tutto esaurito! Ma non è esaurito solo Parigi o Vienna, è esaurito anche Graz nella Carinzia austriaca!!! Per il giorno della vigilia, il 24, mi trovavo a Montecatini, in centro. Bene, i negozi erano letteralmente presi d’assalto, sembrava ci passasse il flagello delle cavallette. Gente che camminava a 90 gradi dai sacchi di regali che portava. Per capodanno non si trova un cenone a meno di 100 euro e se lo trovi ti danno il brodino e la gallina lessa per quella cifra. E il bello è che anche lì quasi tutti i ristoranti hanno fatto il tutto esaurito.
Eh sì, questa crisi è come la grandine… Vero è che chi ha perso il posto di lavoro, è dura non c’è che dire, e a qualcuno tocca. E non è facile. Ma la crisi ha toccato ben pochi, almeno per ora. La gente spende e spende come prima, non ci prendiamo in giro. Anche perché, pensiamoci bene, se il lavoro ce l’hai o la pensione pure, in fondo cos’è cambiato. Anzi, con il petrolio a 35 dollari il barile, cosa incredibile se si pensa che 5 mesi fa costava il quadruplo, il costo dei beni dovrebbe anche diminuire. Dico dovrebbe perché poi anche qui della crisi c’è chi se ne approfitta e non poco. Per esempio, i concimi per l’agricoltura erano quasi raddoppiati a causa dell’impennata del prezzo del greggio. Adesso non è che son diminuiti! Per questo dico che come al solito ci sono i furbi che la cosiddetta crisi la cavalcano. Ci sono davvero beni di consumo che con l’abbassamento del prezzo del petrolio dovevano assolutamente scendere di prezzo e invece non scendono. La crisi fa comodo, si fa finta di dare un bonus ai pensionati bisognosi. Che poi i pensionati che sono gli unici che hanno il posto fisso! Ma dico si fa finta perché poi non ci rientra nessuno. Per rientrarci devi vivere in una baracca ad Auschwiz ed avere 12 figli a carico. Fa comodo ad imprenditori per aggirare vertenze e licenziare chi gli pare. Tanto c’è la crisi, bisogna ridurre il personale… Fa comodo ai sindacati che per anni vanno in letargo perché a governare ci sta chi vogliono loro e poi scoprono i problemi tutti insieme e allora scendono in piazza. Come se i problemi fossero arrivati da sei mesi a questa parte…Una cosa è sicura, che perlomeno sta servendo a ridimensionare l’economia fatta di clic su titoli in borsa, su scalate, su speculazione selvaggia, su comprare e vendere sulla carta, come giocare un cavallo alla Snai. L’economia fatta fumo, fatta solo di Finanza, non di reali programmi ed investimenti. Dico ridurre, ridimensionare non certo debellare, ma è già qualcosa. Alla fine il cane è arrivato a mangiarsi la coda ed è crollato tutto. Il giochino, per ora è finito. Per il nuovo anno voglio essere ottimista, spero che cominci una stagione nuova.
Con questo il gobbo ha sputato gli ultimi rospi del 2008. Auguri a tutti!