
Eh sì, mi sa che stavolta ci sono arrivato. La famosa malinconia prenatalizia di cui ho parlato nel Post precedente comincia ad attanagliarmi. Oggi ho passato un bel pò di tempo a scegliere le canzoni per il CD dell'ultimo dell'anno, giovedì ho la cena aziendale, la prossima settimana devo andare in giro a comprare un pò di regali. Ma andiamo con ordine. Il CD di Capodanno. Anche se ancora non so cosa farò e dove sarò per la notte dell'ultimo dell'anno, magari a casa da solo con una fetta di panettone e un bicchiere di Asti Cinzano davanti, però mi entusiasma moltissimo l'idea di preparare il Cd con la musica giusta per festeggiare. Nella compilation nessuna canzone riesce a scalzare YMCA e Joao Disco Samba, quella di Pepepepepepe-pepeeee, per intendersi, canzoni che non senti mai per un anno intero ma che quando c'è di mezzo una festa sono immancabili, hanno la seggiolina con la scritta "riservato". Tra le new-entry di quest'anno, di sicuro, visto la mia vena brasileira, inserisco Paìs Tropical, di Daniela Mercury e Olodom, poi una canzone recente, tanto per mettere dentro un pò di nuovo, a me piace molto I kiss a girl di Katy Perry, e Love Today di Mika. Poi come premio alla carriera inserisco Pata-pata di Miriam Makeba. Per finire, quando l'alcool avrà raggiunto buoni livelli, qualcosa dello zecchino d'oro, tipo Il Coccodrillo e 44 gatti. E sto cercando una canzone danese che si chiama "Fi er min" che non traduco per censura, cantata da Natasja o Natasza, nemmeno l'amico mulo riesce ad aiutarmi, se ce la faccio la metto dentro.
E passiamo alla cena aziendale. Dopo un anno di pausa quest'anno viene ripescata questa "allegra" serata dove dipendenti, dirigenti e direttivo si riuniscono per farsi gli auguri. Diciamo che ne facevo a meno ma essendo un incontro istituzionale la presenza è quasi obbligatoria. Ne facevo a meno perchè il Natale per me va festeggiato principalmente in famiglia con i propri cari e la vedo come una ricorrenza da sentire con il cuore, non fastosa ma da vivere molto intimamente nell'essenziale. Natale è una festa religiosa prima di tutto e questo è quello che Gesù ci ha insegnato. Questo se ci crediamo, se non ci crediamo che senso ha il Natale?
Come i regali, devono essere simbolici, giusto per dire a coloro a cui li facciamo "mi sono ricordato di te!" e dovrebbero essere fatti veramente a coloro a cui teniamo e fatti con il cuore. In non riesco a concepire il regalo riciclato, se non ti va di fare un regalo ad una persona, non glielo fai e basta, non sei mica obbligato. Fare un regalo vuol dire donare una piccola parte di te, anche piccolissima ma deve venire da te. Se hai in casa dei regali inutili e non sai di che farne, lasciali in beneficenza, ma riciclare mai, perderebbe ogni senso. Sarebbe solo ipocrisia. Secondo me il Natale andrebbe vissuto molto più intimamente nell'essenziale, evitare gli sfarzi, i lussi e le esagerazioni. Piccoli Comuni che spendono migliaia di Euro per l'illuminazione e poi magari chiudono un asilo nido per mancanza di fondi. Una festa religiosa che è diventata solo businness e che soprattutto per questo mi porta un senso di malinconia.